12/05/2024 – Ascensione del Signore – L’Evangelo delle Donne

“Andate in tutto il mondo”  (Marco 16,15-20)

#andate #speranza

L’invito ad andare in tutto il mondo che oggi il Signore ci fa è il vero mandato per ogni battezzato. Ognuno è chiamato a interrogarsi e discernere quale è il “mondo” a cui è inviato, perché non sembri un invito  impossibile. 

Impossibili possono sembrare anche le promesse che nel Vangelo sono assicurate a coloro che credono. Quando mai siamo riusciti a scacciare demoni o guarire malati? 

Sicuramente non siamo chiamati a fare miracoli con le nostre mani ma a lasciare che lo Spirito operi in noi e attraverso di noi, consapevoli che il Signore che ascende al cielo non ci lascia soli. Se vorremo, allora, provare a rispondere all’invito ad andare ovunque, prepariamoci in questi giorni ad accogliere lo Spirito per poter essere strumenti di speranza nel mondo e tra i fratelli, certi che “una sola è la speranza a cui siamo stati chiamati” e che questa non delude.

@paolafratini

Immagine: La Vigna Rossa / Vigna Rossa di Arles (Montmajour), Pittura di Vincent Van Gogh (1853-1890), Dipinto ad Arles il 4 novembre 1888, Olio su tela – Museo Statale di Belle Arti Pushkin, Mosca

12/05/2024 – 7ª Domenica di Pasqua – Rito Ambrosiano

Gv 17, 11-19

Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. 

Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi. 

Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. 

Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se stessi la mia gioia. 

Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. 

Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 

Santificali nella verità: la tua parola è verità. 

Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo. 

Per loro io santifico me stesso, affinché anch’essi siano santificati nella verità.

#per #del #dal #mondo

In questo brano, Gesù esprime con chiarezza che noi siamo “per” il mondo: la vita donata ai fratelli e alle sorelle è il sale e il profumo della nostra esistenza, è quello che ci rende davvero liberi e gioiosi, accompagnandoci a costruire quotidianamente noi stessi come figli amati.

Gesù oggi ci dice, inoltre, che noi non siamo “del” mondo: Dio ci dona questa libertà spronandoci ad andare controcorrente, ad essere tessitori di pace in un sistema che spesso ci spinge ad uniformarci ad un pensiero opposto, ad essere costruttori di vita fraterna dove le ingiustizie e le oppressioni si annidano.

Al tempo stesso qui viene sottolineato che non siamo tolti “dal” mondo, perché restiamo “nel” mondo: una sfida grande e quotidiana alla quale siamo posti di fronte alle situazioni che, giorno dopo giorno, ci sono dinanzi (a volte, difficili e complicate); fatica e bellezza, paura e rischio: siamo chiamati non ad evitare i problemi, ma ad essere consapevoli che possiamo davvero affrontarli. In Lui e con Lui.

• “Gesù visse nel mondo, ma non era del mondo”: ed io? Rispetto al sistema in cui sono immerso, dove/come mi pongo?

• Quale dono vorrei chiedere oggi a Dio per affrontare le salite quotidiane?

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare (Sal 15)