13/05/2024 – B.V. Maria di Fatima

“Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».” (Giovanni 16,19-33).

#credere #solitudine #coraggio

Ancora l’Evangelo di Giovanni interroga i discepoli: quale tipo di fede sanno esprimere, nel credere a Gesù?

Anche noi siamo interrogati dalle parole di Gesù perché siamo spesso incapaci di essere costanti, fedeli, capaci di cura di chi è nel bisogno.

Gesù stesso ha sperimentato la solitudine ma nello stesso tempo ha fatto affidamento al Padre.

Bisogna essere coraggiosi e avere speranza. Solo così ci si può liberare delle tribolazioni. Gesù è con noi!

Immagine: Crocifisso ligneo del Duomo di Cividale del Friuli – sec. XII/XIII

13/05/2024 – B.V. Maria di Fatima – Rito Ambrosiano

Mt 9, 14-15

In quel tempo. Si avvicinarono al Signore Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?

Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

#digiuno #CIBO #condivisioneEFesta

Ancora ieri in alcune parrocchie, come la mia, è stata celebrata l’Ascensione; si comprende allora questo vangelo odierno che prosegue nell’aiutarci a vivere il “distacco” che anche i discepoli di Gesù hanno vissuto, nel vederlo salire al cielo.

L’immagine proposta è quella del digiuno, che i fratelli musulmani hanno terminato di praticare un mesetto fa circa, pratica che noi cristiani viviamo quasi solo in Quaresima, nel giorno di venerdì in cui ricordiamo la Passione di Cristo (nel nostro rito ambrosiano senza Messa!). Per gli Ebrei era ed è una pratica legata all’espiazione, alla preparazione del ricordo di alcuni eventi che hanno segnato la loro storia di salvezza. Questa domanda di alcuni giudei lascia intendere che i discepoli di Gesù iniziavano a comportarsi in modo diverso e allora nascono incomprensioni e curiosità, sospetti.

Forse questa pratica oggi è tanto praticata ma legata solo alla salute e al benessere ed è scelta per motivazioni che nulla hanno a che fare con la fede, quindi è legittimo che molti si chiedano che senso abbia il digiuno fisico dal punto di vista religioso.

La risposta di Gesù è semplice e ci ricorda il gusto della condivisione del cibo, che è sempre un momento di convivialità e festa, sempre legame con qualcuno! Mangiare non è solo un bisogno primario di sopravvivenza, ma proprio ciò che rallegra e riempie di senso la nostra giornata, soprattutto se non pranziamo e ceniamo sempre da soli… Se manca qualcuno, magari la persona più cara o il festeggiato,  si è tristi e non ha senso mangiare! E in ogni festa che si rispetti c’è tanto cibo!

Ad un invito a nozze spesso si allega l’invito a condividere il pranzo al ristorante, quasi come a dire che la gioia del sacramento celebrato si prolunga alla mensa del cibo condiviso e la festa continua anche oltre! Nessuno digiuna in questa festa! impossibile! …non saresti un ospite simpatico e gradito….

Se mi fermo a pensare, è proprio vero che “il digiuno” ci serve ad apprezzare meglio quel cibo, quella festa, quel momento che torneremo a vivere insieme al “festeggiato”: per esempio la pizza la gusto con gli amici, l’amatriciana solo a Roma… e quanto è vero che quasi rimpiango il caffè alle macchinette (ora non sono più funzionanti), perché occasione di incontro con studenti e colleghi…

Il Signore Gesù ci invita allora a gustare ogni momento bello in Sua compagnia, ma a saperci prendere i giusti momenti di “pausa” per ricordare il valore di quello che viviamo. L’Eucarestia, il suo Corpo e Sangue, sono sempre a “nostra disposizione” in ogni celebrazione eucaristica, per ricordarci che Lui è sempre con noi, anche se fisicamente non più visibile! La sua presenza è garantita oggi e sempre dallo Spirito e dalla condivisione vissuta con i fratelli/sorelle.

Oggi, quando sulle nostre tavole abbonderà il cibo, ricordiamoci soprattutto di tutti quelli che non per scelta, ma per povertà e tragedie, non hanno di che mangiare….