“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». (Giovanni 15,26-27.16,12-15)
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“Manda il tuo Spirito Signore a rinnovare la terra”…
Sono passati 50 giorni dalla Resurrezione e i discepoli sono con Maria ancora nel cenacolo.
Difficile comprendere quello che accade in quel luogo mentre i discepoli di Gesù erano rinchiusi. Il Maestro era risorto ma loro sicuramente faticavano a riprendere la vita senza di Lui. Pensiamo alle nostre vite, alla fatica che ci costa rimetterci in cammino dopo le cadute. Quante volte dopo un fallimento o una fatica continuiamo a restare nel guscio, nella nostra zona comfort, e continuiamo a dirci che domani ci riproviamo, che domani riapriremo la porta, che abbiamo diritto di restare al sicuro, dove nessuno ci ferma e nessuno fa domande, dove nessuno ci guarda con occhi interroganti.
Lo Spirito Santo passa e cambia la realtà, le persone, le lingue… è un vento impetuoso che riempie la casa. Non si può non stupirsi del fragore, quando passa lo senti.
“Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”.
Gesù lo aveva detto; era una promessa. Il Paraclito avrebbe rivelato piano piano quello che dovevano sapere. Avrebbe svelato le cose solo al momento opportuno.
Lo Spirito Santo, il “noi” della Trinità, abita le nostre vite e governa il nostro tempo ogni giorno.
Invochiamolo e non stanchiamoci di credere che attraverso Lui possiamo cogliere i pensieri del Padre e la voce del Figlio.
Apriamo i nostri cuori.
Invochiamo la presenza dello Spirito di verità e nella preghiera di mettiamoci in ascolto di ciò che il Padre attraverso Lui suggerisce.
Lasciamo che entri nelle nostre vite.
Lasciamo che il vento impetuoso dello Spirito cambi l’ordine dei nostri giorni, delle nostre priorità e dei nostri pensieri.
Sia Lui il suggeritore delle nostre scelte e la luce delle nostre menti, affidiamoci a Lui e ci aiuterà ad essere fratelli e figli, in cammino sulle strade del nostro povero ed imperfetto mondo.
Ed allora insieme invochiamo:
“Vieni, Santo Spirito, […]
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.”
@milena
Immagine: Tiziano Vecellio – Discesa dello Spirito Santo – 1545-1546 circa – Basilica di Santa Maria della salute Venezia.