20/05/2024 – B.V. Maria Madre della Chiesa

“In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.” (Giovanni 19,25-34).

#accanto

Perché Maria è ricordata più volte nel corso dell’anno liturgico? Perché Papa Francesco ha voluto che il giorno dopo la Pentecoste, Maria fosse ricordata quale Madre della Chiesa?

Semplicemente perché ha saputo essere accanto, sempre, al Suo Figlio.

Al di là di tutto, Maria è stata non solo la Madre di Gesù ma anche la Madre Chiesa, di tutti noi, perchè consolatrice delle nostre afflizioni e fragilità.

“Ecco tua Madre” e “Ecco tuo Figlio” segnano la congiunzione e l’eredità spirituale di Gesù alla Sua Chiesa, attraverso suo Madre.

Nella preghiera contempliamo quindi il volto della Madre della Chiesa.

Immagine: Opera lignea – Maria con il Bambino – 1330/50 – Berlino Alte National Galerie.

20/05/2024 – B.V. Maria Madre della Chiesa – Rito Ambrosiano

Gv 19, 25-34

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

#accoglienza #speranza #dolore #vita

I discepoli “stavano” davanti alla croce. Non scappano. Certe volte, come Maria, come i discepoli, è necessario stare davantialla sofferenza, per trovare le modalità per attraversarla.
Non possiamo neanche immaginare il dolore di Maria, che assiste alla morte del figlio amato.

Però Gesù riesce a fare vincere la Speranza, anche in questo caso estremo. La Speranza consiste nell’Accoglienza:
Maria accoglie il discepolo amato come figlio. Accoglie tutti noi. In questo momento Maria diventa la madre della Chiesa.

E il discepolo accoglie lei: ci sono due dolori, due bisogni, due perdite che si accolgono vicendevolmente e si abbracciano.

Gesù così invita noi ad accogliere chi è nel dolore. In questo modo anche il nostro dolore viene accolto e abbracciato.
Il sangue e l’acqua che escono dal costato trafitto di Gesù sono simbolo di Vita. Nel suo dolore e sofferenza umanissime Gesù ci dona la Sua vita. Fa nascere nuova vita, ci rinnova. E in questo
rinnovamento nasce la Chiesa, affidata a Maria.

 Quando, nella mia vita, mi sono trovato “sotto una croce” ? Ho sentito la presenza di Dio in quel momento difficile?

Chiediamo al Signore Gesù il dono di saper accogliere, per dare speranza alle situazioni di morte che costellano la nostra vita.