“In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.”(Marco 10,13-16).
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Capiamo dal testo evangelico che la liturgia propone al nostro impegno di credenti che Gesù ha avuto una predilezione per i bambini. Li ha accolti per far capire che la piccolezza è la misura semplice e vera di vivere da credenti fedeli e credibili.
É oltremodo straordinario pensare che Gesù li prendesse a braccia aperte per benedirli e imporre loro le mani come segni spirituali. Che tenerezza paterna!
Un mondo che non sa accogliere i bambini è segno di decadenza, tanto più se li strumentalizza, li mette in pericolo, diventano scudi umani nelle guerre o fatti soldato, violentati o quant’altro di peggio. Il Buon D-o credo si ribelli di fronte a queste situazioni.
Immagine: Antoon van Dijck, Lasciate che i bambini vengano a me, 1618-1620 circa, National Gallery, Ottawa, Canada