25/05/2024 – Sabato della 7ª Settimana del Tempo Ordinario

“In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.

Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».

E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.”(Marco 10,13-16).

#bambini #abracciaaperte

Capiamo dal testo evangelico che la liturgia propone al nostro impegno di credenti che Gesù ha avuto una predilezione per i bambini. Li ha accolti per far capire che la piccolezza è la misura semplice e vera di vivere da credenti fedeli e credibili.

É oltremodo straordinario pensare che Gesù li prendesse a braccia aperte per benedirli e imporre loro le mani come segni spirituali. Che tenerezza paterna!

Un mondo che non sa accogliere i bambini è segno di decadenza, tanto più se li strumentalizza, li mette in pericolo, diventano scudi umani nelle guerre o fatti soldato, violentati o quant’altro di peggio. Il Buon D-o credo si ribelli di fronte a queste situazioni.

Immagine: Antoon van Dijck, Lasciate che i bambini vengano a me, 1618-1620 circa, National Gallery, Ottawa, Canada

25/05/2024 – S. Dionigi – Rito Ambrosiano

Matteo 28, 16-20

In quel tempo. Gli undici apostoli andarono in Galilea, sul monte che il Signore Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: “A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.

Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.”

#mandato #promessa #Maria

In questo brano di Vangelo, viene riportato il mandato divino a fare discepoli tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Gesù invita tutti i discepoli a evangelizzare e battezzare nel nome della Santa Trinità. Per non sbagliare nella realizzazione di questo compito, Gesù ci ricorda che a Lui è stato dato ogni potere sul cielo e sulla terra. In pratica in tutta la realtà creata Gesù è onnipotente in ogni luogo, la sua forza e il suo potere possono arrivare dappertutto, in ogni luogo e in ogni cuore.

Ma il cuore deve saper accogliere e affidarsi.

Gesù, inoltre, fa una promessa che ci riempie di sicurezza: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» Da soli, senza Gesù, non possiamo fare nulla! Senza la presenza del Signore e la forza del suo Spirito il nostro lavoro, pur motivato e organizzato, risulta inefficace. E così andiamo a dire alla gente chi è Gesù con cuore aperto e fedele!

Ma nel mese di Maggio più che mai, insieme con Gesù, ci accompagna Maria nostra Madre. Lei è già nella casa del Padre, è Regina del Cielo e così la invochiamo in questo tempo, ma come Gesù anche lei è con noi, cammina con noi, è la Madre della nostra speranza. E nel mese mariano ci sentiamo sempre più vicini a Lei.