“In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi». (Marco 10,28-31)
#lasciare
Pietro si chiede, ad un certo punto della missione, che senso ha per i discepoli aver lasciato tutto. C’è un premio? Sembra quasi di assistere ad una sorta di trattativa con Gesù.
Gesù ancora una volta non si stupisce. In fondo la vita non è mai tranquilla e serafica. Siamo sempre in prima linea. Allora che senso ha stare con il Signore vivere con lui se non avere fiducia di ricevere già adesso dei benefici?
In verità spesso pensiamo che i benefici siano la risposta concreta alla nostra fede. Gesù ci ricorda che il lasciare è già un beneficio perché ci si sente più liberi.
Gesù spiega anche un aspetto delicato. Molti della prima ora non hanno capito il senso dell’essere distaccati dalle cose, dalle liturgie materiali e spirituali per vivere una fedeltà genuina. Ed è per questo che vengono superati dagli ultimi.
Immagine: James Tissot (Nantes, France, 1836–1902, Chenecey–Buillon, France). The Exhortation to the Apostles (Recommandation aux apôtres), 1886–1896. Opaque watercolor over graphite on gray wove paper, Image: 6 1/2 x 8 3/4 in. (16.5 x 22.2 cm). Brooklyn Museum, Purchased by public subscription, 00.159.129 (Photo: Brooklyn Museum, 00.159.129_PS2.jpg)