Opportunità e difficoltà nell’esercizio della cittadinanza | Convegno Meic 03/03/2012

PREMESSA

  • Penso che questo tempo possa essere un’occasione importante ed un’opportunità per riflettere sul tema della cittadinanza, dati i continui e solleciti interventi da parte del Magistero della Chiesa. Credo vada accettato lo stimolo.
  • Siamo tutti alla ricerca di novità, della soluzione del problema, di una maggiore consapevolezza. Ci sono delle novità? Questo non è un tempo facile per declinare esperienze e proposte che abbiano un impatto nell’ottica del cambiamento.
  • Credo che dobbiamo prendere atto della complessità della situazione, del fatto che il pluralismo di pensiero legittima scelte differenziate, di una interdipendenza che più che restringere il campo lo allarga. Possiamo ad esempio (anche da cattolici) prescindere di uno avere uno sguardo europeo?

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In cammino

SCELTE ED OBIETTIVI DI MEDIO LUNGO PERIODO

Vorrei tentare di proporre alcune riflessioni e pensieri che considero importanti in questa fase del cammino associativo. Lo scopo è quello di leggere il cammino che l’Associazione ha intrapreso per guardare al futuro, per cogliere nella direzione di marcia, i punti salienti che devono vederci attenti nell’esercizio della ns. responsabilità.

Riepiloghiamo il cammino che abbiamo fatto, indicando le priorità del cammino di quest’anno. La trilogia presidenza, percorsi, adulti, ha lo scopo preciso di vivere bene l’esperienza associativa, affinché sia un’esperienza di qualità, fruibile ai vari livelli.
E’ necessario avere chiari i fondamentali che sono alla base di questi importanti obiettivi.

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Relazione AC Diocesi Anagni-Alatri

COMUNITA’ CRISTIANA: SOGGETTO EDUCANTE

Malga Ciapela – 29 agosto 2011

PREMESSA

Nel mondo non del mondo

Vorrei partire da una considerazione di fondo: non siamo comunità fuori dal mondo. Ci stiamo dentro a questo nostro mondo, con tutte le fatiche, l’impegno, la responsabilità e anche le gioie di accettare sempre sfide nuove.

Il nostro è un cammino di ricerca. Non abbiamo la verità in tasca. La sfida della post-modernità ha una caratteristica importante: la complessità. Non si possono accettare semplificazioni, trionfalismi, distrazioni, menefreghismi.

Se siamo qui a riflettere vuol dire che ci sentiamo in una barca con il mare molto mosso. L’icona biblica che vorrei lanciare è quella della barca che affonda, di Pietro che non ha fede e che ha una paura terribile. Il mare è davvero molto mosso.

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